Nonna di 89 anni uccide la compagna di stanza in ospizio: riceve troppe visite

Orrore in un ospizio in Massachusetts, in Usa: una donna di 89 anni è stata accusata di avere ucciso la compagna di stanza centenaria, dopo una lite nell’ospizio in cui erano ricoverate. La polizia di Dartmouth inizialmente aveva pensato che Elizabeth Barrow, ritrovata nel suo letto con una busta di plastica legata in testa, si fosse suicidata; ma il sospetto è che invece l’abbia soffocata la nonnina con cui divideva la stanza da oltre un anno, Laura Lundquist, che non sopportava più le visite che la vecchina riceveva.

Il figlio della vittima aveva chiesto che le due signore fossero separate; ma sua madre, ha raccontato, gli aveva detto che non voleva lasciare quella stanza perché era la stessa in cui aveva vissuto insieme al marito per molti anni prima che lui, nel 2007, morisse. La signora, ha raccontato Scott Barrow, era ancora in ottima salute: il giorno prima del decesso, lui l’aveva portata fuori dalla clinica geriatrica, avevano mangiato insieme nel ristorante che lei preferiva e avevano fatto un giro di shopping per acquistare vestiti per l’inverno. Adesso la sospetta omicida – che, secondo il suo legale, soffre di demenza senile- sarà trasferita in un ospedale per la valutazione del suo stato di salute. Se dovesse comparire dinanzi a un giudice, sarebbe una delle persone più anziane, probabilmente la più anziana, mai accusata di omicidio in Usa.